
Strategie della mia agenzia sull’iscrizione delle profughe
Nuove iscritte
Come avrete potuto notare in questi ultimi mesi, l’inserimento di nuove iscritte nella mia agenzia matrimoniale non ha subito particolari cambiamenti rispetto al periodo precedente all’invasione russa in Ucraina. La frequenza con la quale nuove donne e nuove ragazze entrano a far parte della You & Meet per trovare la propria anima gemella, è abbastanza costante e ammonta a circa una decina al mese.
Profughe arrivate in Italia dall’Ucraina
La domanda che mi pongono molti dei miei clienti e amici, vecchi e nuovi, che mi contattano in quest’ultimo periodo, riguarda appunto la questione profughi. Al contrario di quanto loro si aspettavano, infatti, non c’è stato un incremento delle nuove iscritte mostrate nella gallery, nonostante siano arrivate dall’Ucraina molte donne in fuga dalla guerra o dai pericoli incombenti nel loro paese di origine.

Chi sono e cosa vogliono le profughe ucraine?
Il motivo principale per il quale non troverete quasi nessuna profuga iscritta alla mia agenzia, è molto semplice. La stragrande maggioranza di queste donne è rappresentata da ragazze madri, quasi tutte sposate e col marito magari impegnato in difesa della propria patria. Oppure single, con o senza figli, la cui unica preoccupazione attuale è la sopravvivenza nei giorni a venire. Persone insomma, il cui desiderio di trovare un’anima gemella qui in Italia è l’ultimo dei loro pensieri, ma che al momento sognano la pace e un auspicabile ritorno nella loro patria.
Quando accetto di assistere le mie iscritte?
Come ho spesso descritto in passati articoli che trovate nel mio blog, il metodo che seguo per l’iscrizione di nuove ragazze è molto selettivo. Se da una parte ricevo moltissime richieste provenienti sia dall’Italia che dai paesi russofoni, di donne che mi chiedono di aiutarle nella ricerca di un uomo, dall’altra sono moltissimi i casi in cui declino questa richiesta. La parte più faticosa della mia attività di consulente matrimoniale è proprio quella di esaminare psicologicamente e caratterialmente le persone che chiedono il mio aiuto nella ricerca di un partner. Ed è proprio durante questa fase del mio lavoro che mi ritrovo spesso costretta a non accettare l’incarico da parte di molte di queste donne, semplicemente perchè capisco che non stanno realmente cercando un tipo di rapporto sinceramente affettivo, ma qualcos’altro. E come nel caso delle profughe, se mi contattano è perchè in questo specifico momento hanno bisogno solo di trovare un uomo che le aiuti economicamente