
Occhio alle truffe delle App di incontri e dei moderatori di chat
Sicuramente vi sarà capitato di provare ad iscrivervi a qualche chat di incontri, o di scaricare col vostro telefonino qualche APP che vi promette di chattare con ragazze della vostra zona, tutte in cerca di anima gemella o di incontri sessuali senza impegno.
Acquista i token per chattare
E magari ci sarete anche cascati, buttando soldi dopo che vi avranno indotti a farlo, invogliandovi con finti messaggi di altrettanto finte ragazze, ai quali potevate rispondere soltanto acquistando quelli che loro chiamano “token” o crediti, che scalano ad ogni messaggio che inoltrerete a ogni contatto.
Moderatore di chat
Oppure vi sarà capitato anche di leggere sui social (Facebook principalmente) offerte di lavoro da svolgersi comodamente da casa, dove ricercano urgentemente “moderatori di chat”. Proposte che vengono dipinte come opportunità professionali con pochissimi vincoli di orario e ancora meno di competenze di qualsiasi genere.
Truffe legalizzate e interconnesse
Bene, sappiate che sono due truffe (legalizzate) contrattualmente connesse l’una all’altra.
Come funziona la truffa?
Funziona così: vi sono società (naturalmente con sedi fiscali all’estero) che vi propongono un’offerta di lavoro come “Moderatore di chat” facendovi superare test online molto semplici e assumendovi poi come freelance. Concluse queste formalità, vi forniscono un pannello di chat e relativa login personale, sul quale, una volta connessi, riceverete messaggi ai quali dovrete rispondere secondo criteri che ben presto (e vostro malgrado) scoprirete. Quali? E’ presto detto: intrattenere il vostro interlocutore, fingendovi la ragazza che il pannello di messaggistica vi mostrerà, assieme a tutte le sue generalità e caratteristiche personali.
Lo scopo del “moderatore di chat”
L’obiettivo, naturamente, sarà quello di far consumare il più possibile il credito di messaggi che il malcapitato che sta chattando con voi ha acquistato da qualche sito o App di messaggi, affiliata o in affari con la società che vi ha assunto come “moderatore di chat”.
In sostanza, l’utente crede di chattare con lei…..


Quando invece sta chattando con lui…


Bello vero? E pensate che è tutto in regola e lecito. Dall’assunzione al fingersi un altro. Voi direte, ma come è possibile? Beh, come si dice da noi, fatta la legge, trovato l’inganno. Per raggirare il rischio che un utente faccia denuncia alla Polizia Postale con l’accusa di sostituzione di persona, queste società istruiscono l’operatore a dichiarare all’utente la propria funzione, in maniera sincera e onesta, solo se l’interlocutore gli porrà in maniera chiara ed esplicita la domanda: “Tu sei veramente la ragazza che dici di essere, oppure sei un operatore di chat”?. Se invece l’utente non si preoccuperà di mettere per iscritto questo suo dubbio, le società che operano questo raggiro non potranno essere in nessun modo accusate, dichiarando di aver ingaggiato personale dedicato all’intrattenimento, unico scopo (secondo loro) per il quale l’utente ha deciso di iscriversi alla chat.
Uomo avvisato, mezzo salvato
Quindi, ragazzi, non fatevi ingannare. Sappiate che quando spendete soldi per iscrivervi a qualche chat, lo fate per “giocare” ed “essere intrattenuti”. Non per conoscere ragazze.
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